In che modo gli inchiostri a base vegetale mirano a un futuro di stampa più sostenibile

Per stampatori e brand owners, il futuro deve essere sia redditizio che sostenibile. Gli inchiostri a base vegetale possono dare un contributo di valore?

All'inizio di quest'anno Ricoh, un importante produttore di sistemi di stampa con sede a Tokyo, ha rilasciato un nuovo inchiostro a base vegetale che descrive come il "primo del suo genere per la stampa di grafica e imballaggi mainstream".

Frutto della collaborazione tra Ricoh e il produttore di macchinari tedesco Olbrich, l'inchiostro è stato progettato per il mercato del grande formato e, in particolare, per l'utilizzo su supporti complessi come cartoncino ondulato bianco e marrone e il cartoncino in generale. L'inchiostro garantisce una lunga durata, con prestazioni "eccellenti" in termini di set-off e resistenza allo sfregamento sugli imballaggi.

 

In più l'inchiostro - disponibile in Europa, Medio Oriente e Africa - è indicato come un'opzione più sostenibile ed ecologica soprattutto se confrontato con prodotti a base di petrolio. Derivato da oli vegetali, è completamente biodegradabile e adatto alla deinchiostrazione (il processo che rimuove l'inchiostro dalla carta riciclata).

 

A differenza dei suoi “cugini” a base di petrolio, il nuovo inchiostro di Ricoh non richiede l'uso di biocidi chimici per evitare la contaminazione biologica e non contiene molecole tossiche (monomeri). Tutto ciò lo rende adatto a vari tipi di imballaggi alimentari.

open book- plant based ink

L'inchiostro offre anche importanti vantaggi in termini di prestazioni. È ad asciugatura rapida ed evita l'impiego di calore o luce UV, con il vantaggio di un risparmio sul consumo energetico. L'assenza di un sistema di asciugatura a caldo consente anche di eliminare le emissioni nocive, creando un ambiente di lavoro più sano.

Ulteriori vantaggi nell'utilizzo sono dovuti a un "tempo di apertura" più lungo (l’intervallo in cui gli ugelli di stampa possono rimanere scoperti prima di richiedere lo spurgo), con le testine di stampa meno soggette ad intasarsi e più facili da pulire.

Ricoh sostiene inoltre che il consumo totale di inchiostro può essere ridotto rispetto agli inchiostri a base di petrolio, con la stessa densità ottica ottenuta con il 50% di inchiostro in meno.

Per Graham Kennedy, direttore del settore stampa industriale e della comunicazione grafica di Ricoh Europe, a dimostrare il valore di questi nuovi inchiostri è la combinazione di vantaggi ambientali e di performance.

"I brand owners e gli stampatori, possono introdurre facilmente cambiamenti positivi in grado di fare una grande differenza, senza compromettere l’alta qualità dei risultati di stampa"

Graham Kennedy, direttore del settore stampa industriale e della comunicazione grafica di Ricoh Europe,

Nonostante si tratti del primo inchiostro a base vegetale destinato all'utilizzo mainstream, il prodotto di Ricoh si inserisce in una più ampia tendenza verso la creazione di inchiostri più sostenibili, non basati su prodotti derivati dal petrolio.

L'azienda di biomateriali Living Ink, ad esempio, ha recentemente lanciato una gamma di inchiostri a base di alghe. Le alghe vengono coltivate in California utilizzando semplicemente la luce del sole, l'acqua, i nutrienti e l'anidride carbonica per creare un sottoprodotto che può essere macinato e raffinato per produrre un pigmento. Gli inchiostri che ne derivano possono essere utilizzati sulle classiche macchine da stampa offset, anche se attualmente sono disponibili solo in nero (un nero che l'azienda sostiene essere resistente allo sbiadimento dei raggi UV) e gli altri colori sono in fase di sviluppo.

algae boulder guide plant based inks

L'inchiostro a base di alghe è addirittura considerato ad emissioni negative di anidride carbonica: si sostiene che un secchio di inchiostro da 20 kg abbia la capacità di assorbire anidride carbonica pari alla piantumazione di due alberi. Un primo utilizzatore dell'inchiostro è stato il marchio ecologico Patagonia che lo ha impiegato per la stampa commerciale della sua guida di Boulder, in Colorado: un libretto a emissioni zero, con l’utilizzo del 100% di fibre riciclate post-consumo.

Si prevede che il fiorente mercato degli inchiostri a base biologica crescerà considerevolmente nei prossimi anni. Secondo la società di analisi di mercato Smithers, i trend della sostenibilità e gli sviluppi normativi vedranno il settore passare da un valore di 5,86 miliardi di dollari nel 2021 a 8,57 miliardi di dollari nel 2026.

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